PRECAUZIONI E DIVIETI
A) Durante lo svolgimento di tutte le operazioni deve essere rispettato il D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
B) Controllare attentamente il serbatoio al momento della consegna e segnalare eventuali difetti riscontrati.
C)
Accertarsi che guarnizioni, tubi e tutte le parti diverse dal polietilene siano idonee al liquido contenuto.
D) Durante lo scarico
evitare urti e contatti con corpi taglienti che potrebbero compromettere l’integrità del manufatto.
E) Movimentare i serbatoi solo se completamente vuoti utilizzando gli appositi golfari di sollevamento (dove previsti); non sollevare
MAI la vasca dai tubi di entrata e/o uscita.
F)
Per la scelta del materiale di rinfianco e per le modalità di compattazione far riferimento alle norme europee ENV 1046 ed UNI EN 1610.
G)
E’ assolutamente vietato utilizzare il serbatoio da interro per uso esterno.
H) È possibile utilizzare il serbatoio per stoccare rifiuti.
I) Il serbatoio da interno NON è conforme e NON può essere utilizzato per il contenimento del gasolio.
1 - LO SCAVO
Fig. 1.1 - Preparare una buca di idonee dimensioni con fondo piano, in modo che intorno al serbatoio vi sia uno spazio di almeno
40 cm. In presenza di terreni pesanti (es: substrato argilloso) e/o falda superficiale la distanza deve essere almeno di 50 cm.
Stendere sul fondo dello scavo un letto di sabbia alto
più di 15 cm in modo che il serbatoio poggi su una base uniforme e livellata. Lo scavo deve essere realizzato almeno ad 1 m di distanza da eventuali costruzioni.
2 - RINFIANCO E RIEMPIMENTO
Fig. 2.1 - Posare il serbatoio
totalmente vuoto sul letto di sabbia distribuito sul fondo dello scavo, riempire progressivamente il serbatoio con acqua e contemporaneamente rinfiancare con sabbia: procedere per strati successivi di
15/20 cm riempiendo prima il serbatoio e successivamente rinfiancando con sabbia compattata. Non usare MAI materiale che presenti spigoli vivi.
N.B. Per la posa in contesti più gravosi (falda, terreno argilloso o presenza di declivio), proseguire ai paragrafi 2.6, 2.7 e 2.8.
Fig. 2.2 - Dopo aver riempito e rinfiancato in modo adeguato il serbatoio, ricoprirlo gradualmente con del terreno vegetale per 20/30 cm, lasciando liberi i tappi di ispezione. In questo modo l’area interessata è pedonabile ed è vietato il transito di automezzi fino a 2 m di distanza dallo scavo.
N.B. Nel caso si volesse rendere il sito carrabile, leggere il capitolo 3.
Installazione di prolunga
Fig. 2.3 - Qualora si dovesse interrare il serbatoio a
30 cm di profondità mantenendo sempre la pedonabilità del sito, si consiglia di installare i pozzetti prolunga in polietilene direttamente sui fori di ispezione di entrata ed uscita. Nel caso in cui si dovesse posare il manufatto
oltre l’altezza indicata precedentemente, bisogna attenersi scrupolosamente alle istruzioni specificate nel
capitolo 3 “Carrabilità”. A seconda della profondità di installazione, il tecnico incaricato seguirà le indicazioni presenti nei due paragrafi.
Connessione sfiato per il biogas
Fig. 2.4 - In caso di installazione di pompa sia esterna che interna, prevedere sempre uno sfiato a cielo aperto, per evitare che il serbatoio, durante il funzionamento, vada in pressione e si deformi. Per evitare la formazione di cattivi odori, collegare
SEMPRE un tubo in PVC o in PE (il diametro varia a seconda del modello del serbatoio) alla predisposizione per lo sfiato del biogas presente sul coperchio del manufatto. Portare il tubo sul
punto più alto dell’edificio, lungo i pluviali e comunque lontano dall’abitazione.
Realizzazione di pozzetti
Fig. 2.5 - L’installazione di pozzetti o chiusini di
peso superiore ai 50 kg dovrà avvenire solo in maniera solidale con la
soletta in calcestruzzo autoportante realizzata per consentire una distribuzione uniforme del carico sulla cisterna. Evitare di realizzare parti in muratura che pregiudichino la manutenzione o l’eventuale sostituzione del serbatoio stesso.
Pose in zone con falda
Fig. 2.6 - L’interro in presenza di
falda superficiale rappresenta la
condizione più rischiosa per una vasca di accumulo, in questo caso si raccomanda una
relazione geotecnica approfondita redatta da un
professionista specializzato. In relazione ai risultati dell’indagine il tecnico incaricato definisce il livello di spinta della falda e quindi dimensiona al meglio il rinfianco e la soletta; in particolare deve prevedere rinfianchi laterali tali da avere la portanza necessaria per resistere alle forti spinte laterali. Tale resistenza può essere ulteriormente incrementata inserendo reti elettrosaldate. Dopo aver realizzato sul fondo dello scavo
la soletta in calcestruzzo, è necessario stendere un letto di sabbia di 10 cm per riempire gli spazi delle corrugazioni presenti alla base della cisterna. Il riempimento del serbatoio e specialmente il rinfianco devono essere sempre effettuati
in modo graduale: si consiglia, perciò, di riempire la cisterna per metà, di rinfiancarla contemporaneamente con del calcestruzzo armato e di lasciare riposare per
24/36 ore [Fig. 2.6 punti 1 e 2]. Dopodiché terminare il riempimento ed il rinfianco del manufatto [Fig. 2.6 punti 3 e 4].
Pose in zone con terreno argilloso
Fig. 2.7 - L’interro in aree interessate da
substrato argilloso rappresenta un’altra
condizione gravosa per un serbatoio di accumulo. Anche in questo caso si raccomanda una
relazione geotecnica approfondita redatta da un
professionista specializzato. A seconda dei risultati dell’indagine, il tecnico incaricato definisce il livello di spinta del terreno (
elevato in presenza di terreno argilloso) e dimensiona al meglio il rinfianco. In particolare, il fondo dello scavo deve essere ricoperto da un letto di pietrischetto o ghiaia fine (diametro
5/8 mm) e lateralmente la vasca deve essere rinfiancata con della ghiaia (diametro
20/30 mm). Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato precedentemente (Vedi par. 2.1). Sul fondo dello scavo si consiglia anche l’installazione di un
sistema drenante.
Posa in prossimità di declivio
Fig. 2.8 - Qualora si dovesse interrare il serbatoio nelle vicinanze di un
declivio o in luoghi con pendenza, è necessario confinare la vasca con
pareti in calcestruzzo armato, opportunamente dimensionate da un
tecnico specializzato, in modo da bilanciare le spinte laterali del terreno e da proteggere l’area da eventuali infiltrazioni. Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato precedentemente (Vedi par. 2.1).
3 - CARRABILITÀ
Carrabilità leggera - Classe B125-EN124/95 - Max 12,5 ton
Fig. 3.1 - Per rendere il sito adatto per il transito veicolare leggero sarà necessario realizzare, in relazione alla portata, una idonea
soletta autoportante in cemento armato con perimetro maggiore dello scavo del serbatoio in modo da evitare che il peso della struttura gravi sul manufatto stesso. Si consiglia di realizzare anche sul fondo una
soletta in calcestruzzo alta 15/20 cm e stendere sopra un letto di sabbia alto 10 cm per riempire gli spazi delle corrugazioni presenti alla base della cisterna. La soletta autoportante in cemento armato e quella in calcestruzzo dovranno essere sempre dimensionate da un
professionista qualificato. Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato precedentemente (Vedi par. 2.1).
Carrabilità pesante - Classe D400-EN124/95 - Max 40 ton
Fig. 3.2 - Per rendere il serbatoio idoneo al transito veicolare pesante è necessario realizzare una
cassaforma in calcestruzzo armato gettata in opera ed una idonea
soletta in calcestruzzo con perimetro maggiore dello scavo del serbatoio in modo da distribuire il peso sulle pareti del contenimento e non sul manufatto. Si suggerisce di stendere un letto di sabbia alto 10 cm anche sul fondo della cassaforma per riempire gli spazi delle corrugazioni presenti alla base della cisterna. La cassaforma e la soletta dovranno essere sempre dimensionate, in relazione alla portata, da un
professionista specializzato. Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato precedentemente (Vedi par. 2.1).